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libia e piÙ gnocca per tutti
di  Gianni Toffali

24/10/2011

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       I fessacchiotti occidentali che avevano appoggiato le cosiddette primavere arabe, sono rimasti a bocca aperta.
       Alla cerimonia di proclamazione della liberazione della Libia, il numero uno del Consiglio di transizione libico, Mustafa Abdel Jalil, ha promesso che la legge islamica, vale a dire la sharia, sarà rafforzata. “Come nazione musulmana la sharia è alla base della nostra legislazione, pertanto –ha precisato– ogni legge che contraddica i principi dell'Islam non avrà valore".

 



 

       Non pago di aver fatto linciare il laico Gheddafi (sin dal suo insediamento, Jalil aveva da subito sostenuto la volontà di volerlo vedere morto) e di aver avvisato l’occidente ateo, illuminista e secolarizzato che la laicità e la democrazia sono concetti e nozioni incompatibili con la religione della mezza luna ha promesso ai maschi libici più “gnocca” per tutti.

 

 


      Nulla di nuovo sotto il sole dell’islam, su indicazione del fondatore Maometto e dello stesso Corano, la “gnocca” è da sempre stata raccomandata quale strumento di “sedazione” e controllo delle irrequiete masse (e per masse s’intende unicamente la popolazione maschile) islamiche.

 

 

       Forte dell’esempio di Maometto (quattro mogli ufficiali e decine di concubine), l’establishment musulmana ha capito che l’impiego massiccio della “gnocca”, è la panacea per tutti i mali.

 

 

 

       Basti pensare che l’islam non solo usa le donne vive e vegete, ma persino quelle che non esistono. Non è forse vero che i kamikaze si immolano sulla certezza di unirsi carnalmente alle settanta vergini promesse dal Corano?(1)

 

(1) D'altronde anche in ambito cattolico le cose non vanno meglio, infatti Giovanni Paolo II ha proclamato: «La nostra eredità sarà un erotismo eterno; l’erotismo attuale è il nostro compito; l’erotismo celeste è il nostro obiettivo», e ancora: «In Paradiso, l’erotismo costituirà il fondamento della comunione dei Santi». Evidentemente GPII ha voluto superare Maometto.

       I sempliciotti occidentali, quelli con la fissa delle rivoluzioni, dei diritti civili e delle rivendicazioni femminili, devono ficcarsi nella zucca, che la sharia disprezza qualsivoglia principio democratico che abbia il minimo sentore di laicità.

 

 

       Gheddafi non era certamente uno stinco di santo, ma almeno combatteva brutalmente l’integralismo islamico. Il medesimo che ora ringrazia la Nato e le segreterie europee e americane per aver abbattuto il loro laicissimo nemico numero uno.

Gianni Toffali

 

 

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